venerdì 11 giugno 2010

Come diventare un forte giocatore di Texas Hold'em gratis.

Come vivere giocando al Texas Hold'em.
Un giocatore su venti riesce a trasformare il poker online, praticato nelle poker room e casino online, nella specialità del Texas Hold'em in un lavoro a tempo pieno e guadagnarsi da vivere. In questo articolo vogliamo segnalare i 10 errori da non commettere.

Come diventare un forte giocatore di Texas Hold'em gratis.

Sono milioni i giocatori o praticanti, ma i veri quelli bravi quindi vincenti sono veramente pochi. I più esperti dichiarano che appena il 5% dei praticanti, ha le qualità per trasformare il gioco del poker online in particolare nel Texas Hold'em in una vera fonte di sopravvivenza. Quindi un giocatore su venti, o uno uno ogni due tavoli, il resto gioca per divertimento, provando il famoso brivido della scommessa, e fin qui tutto rimane nella norma.

Chi vuole provare a vincere o almeno si prefigge quest'aspettativa, ma non riesce a raggiungere l'obiettivo, può avere dei grossi problemi. Analizziamo il 5% di questi giocatori. Un decalogo delle cose da non fare se vogliamo alzarci dal tavolo verde con in tasca più denaro con il quale ci siamo seduti.

1) Giocare senza porci un obiettivo.
La prima domanda che dobbiamo porci, vogliamo vincere o solo giocare? Giochiamo solo per divertimento e passare una serata giocando al Texas Hold'em con gli amici, oppure il nostro gioco deve diventare una vera fonte di reddito? Vogliamo imparare o ci sentiamo abbastanza sicuri per fare un gioco vero? Sembrano domande banali, ma senza darsi delle risposte non andremo da nessuna parte.
Ognuna delle alternative precedenti è legittima, ma per giocare bene, divertirsi e magari vincere dobbiamo necessariamente avere chiaro in testa cosa vogliamo. Se per esempio, siamo capitati a un tavolo che non ci possiamo permettere, non c'è nulla di male possiamo alzarci senza alcun timore. Se siamo gli unici dilettanti fra giocatori "Pro", se vogliamo passare solo un momento particolare e i rilanci al tavolo sono decuplicati a quello che possiamo affrontare, nessuno avrà da ridire se cambiamo tipologia di tavolo.

2) Ignorare o non conoscere le regole.
Possiamo utilizzare congegni elettronici, calcolatrici mentre siamo seduti al tavolo? Cosa avviene se il dealer sbaglia a distribuire le carte? C'è una puntata iniziale di tutti i partecipanti al Texas Hold'em? Sono le basi iniziali del poker, ma poiché non esistono regole universali è necessario informarsi sul particolare regolamento utilizzato dalla poker room o casino online o dal luogo se giocate dal vivo. La sezione d'informazione del sito, sempre presente, o il personale addetto alla sala sono li proprio per questo.
L'associazione dei direttori di Tornei di Poker, la "Poker Tournament Directors Association" (se si vuole si può visitare il sito www.pokerdta.com), in occasione di ogni WSP (World Series Poker) consegna a ogni partecipante un regolamento. I documenti sono pubblicati nel sito del Tda, ma purtroppo sono solo in lingua inglese. Se non conosciamo bene l'inglese, nessun problema, prima di sederci al tavolo da gioco leggiamo attentamente le regole di base pubblicate in questo sito.

3) Ignorare i tipi di gioco.
Siamo in un torneo satellite, nel quale si vince l'accesso a tornei di poker più importanti, o in torneo principale, nel quale si vince del denaro importante? Siamo in un torneo multi-tavolo, nel quale decine, centinaia o addirittura migliaia di partecipanti si siedono ai tavoli di gioco contemporaneamente, o ci troviamo in un torneo "Sit&Go", nel quale c'è un solo tavolo e vincono gli ultimi tre rimasti in gioco? Stiamo giocando Limit, e cioè con un limite fisso al rilancio, Pot-Limit, con il piatto (pot) che rappresenta il limite del rilancio, o No Limit, senza limiti al rilancio? Non esiste una strategia di gioco universale, ma per ogni situazione c'è una tattica migliore. Per questo prima di affrontare una partita dobbiamo aver ben chiaro in mente dove siamo.

4) Non sfruttare tutte le possibilità.
La direzione della poker room o del casino ci mette a diposizione un panino e una bevanda? Prendiamoli non facciamo i timidi (nei casino online siamo a casa nostra). Dopo ore di concentrazione il cervello ha bisogno di zucchero. La poker room online ci da la possibilità di giocare con chip, fiches, gettoni virtuali? Facciamoci qualche giro per apprendere e familiarizzare con la grafica della poker room o del casino online, la velocità del gioco e cosi via. Il Casinò ha un bel punto di ristoro della musica di sottofondo? Approfittiamone per rilassarci e sgranchirci le gambe quando siamo stanchi: se lasciamo le chip sul tavolo nessuno prenderà il nostro posto. La sala online ci permette di visualizzare ogni seme con un colore? Facciamolo per evitare errori banali dovuti alla distrazione. Solo se siamo online, possiamo usare il software per calcolare le probabilità. Nel gioco dal vivo non potremmo sfruttare.

5) Sottovalutare la posizione al tavolo.
Tanto nei casinò quanto nelle poker room online, alla fine di ogni mano c'è un bottone (Button), che ruota in senso orario da un giocatore all'altro e indica il mazziere, o Dealer, della mano successiva. Nel decidere la strategia di gioco dobbiamo tenere in considerazione la nostra posizione rispetto al mazziere. Se siamo il mazziere abbiamo la posizione migliore al tavolo. Siamo il terzultimo a parlare e possiamo farlo conoscendo le mosse delle maggior parte degli altri giocatori. Se non abbiamo una buona mano, possiamo tentare di rimanere in gioco lo stesso vedendo il grande buio e sperando nelle prime tre carte scoperte, il "Flop". In alternativa possiamo passare la mano senza perdere nulla. Se siamo alla sinistra del mazziere, nella posizione del buio, siamo il penultimo a parlare ma abbiamo la penalizzazione di perdere la puntata se decidiamo di uscire.
Se siamo alla sinistra del buio, nella posizione del Big Blind, siamo l'ultimo a parlare. Sappiamo cosa hanno fatto tutti gli altri, se non c'è stato nessun rilancio possiamo rimanere in gioco semplicemente vedendo (check), ma sul piatto ci sono già i nostri gettoni.
La posizione a sinistra del grande buio è la più sfavorevole perche siamo i primi a parlare. Per andare sul sicuro una buona regola da tenere a mente è questa: rimaniamo in gioco solo se entrambe le nostre carte non sono pessime. Da qui in avanti la posizione che occupiamo migliora, e vedere le scommesse degli altri ci consente di valutare più precisamente cosa fare, se rimanere in gioco, rilanciare o passare la mano.

6) Non interessarci degli altri partecipanti.
Quando è probabile che bluffi? E' insicuro? Il suo modo di giocare è influenzato dalla posizione del tavolo? Gioca solo quando ha la mano buona? Gioca guardando solo la qualità delle sue carte o valuta la posizione relativa rispetto agli altri? Sono queste le domande che ci dobbiamo porre su ciascuno degli altri giocatori. Glie esperti di comunicazione dicono che il 58% della comunicazione e non verbale, dipende dal corpo, e si può controllare con difficoltà. Il 35% è para-verbale, relativa al modo in cui parliamo: tono, volume e cosi via. E solo il 7% è verbale, relativa la significato delle parole.
Bene, sfruttiamo queste percentuali. Possiamo "leggere" per più della metà degli altri seduti intorno al tavolo, anche se si limitano a dire "vedo", "passo" o "rilancio". Giocando online è tutto più difficile, però anche li possiamo fare molto. La storia delle mani precedenti ci dice qual è la strategia di ciascun giocatore. In questo caso sfruttiamo la comodità di stare seduti a di fronte al nostro PC, ad esempio prendiamo dei rapidi appunti ad ogni mano su ciascuno degli altri giocatori: "bluffa", rimane in gioco solo se è il mazziere, vede sempre, o passa o rilancia pesante e cosi via.
Abbiamo individuato un giocatore particolarmente aggressivo, che vede qualunque mano e rilancia spesso? Cerchiamo di sederci alla sua sinistra in modo da conoscere la sua mossa prima di fare la nostra. Una buona idea è quella di fare qualche mano di studio prima di metterci a giocare sul serio. Sediamoci al tavolo e rimaniamo in gioco solo se ci capita una grande mano, nel frattempo leggiamo gli altri giocatori. Il nostro portafoglio ne apprezzerà la situazione.

7) Farci capire dagli altri.
Quello che noi tentiamo di capire degli altri, gli altri tentano di capirlo di noi. Per questo dobbiamo mostrarci calmi e distaccati. Gli occhiali da sole che in televisione si vedono sul naso di molti giocatori professionisti, più che a creare il personaggio servono proprio a mascherare le espressioni involontarie. Oltre all'atteggiamento dobbiamo fare attenzione anche ad altro. Per prima cosa tentiamo di variare un pò il gioco. Un bluff, un rilancio in una posizione scomoda....Mai e poi mai scoprire le nostre due carte coperte se non arrivati al momento di verificare i punti, lo Show Down. Far vedere agli altri come abbiamo giocato una mano, anche se l'abbiamo vinta, è come mettergli per iscritto la nostra strategia. Mai cedere alla tentazione di vantarsi di un bluff riuscito. Probabilmente sarebbe l'ultimo.

8) Bluffare senza motivo.
Bluffare significa rilanciare pesantemente, in modo da far credere agli altri che abbiamo una mano più buona di quella che è in realtà. Se utilizziamo questa strategia bene, cioè non molto spesso e quando ne vale veramente la pena, il bluff diventa nostro alleato nel guadagnarci il rispetto degli altri giocatori. Ad esempio, anche un bluff andato a male può tornarci utile se qualche mano dopo abbiamo un buon punto e rilanciando forte lasciamo nella mente degli altri il dubbio: "Starà bluffando o ha in mano veramente delle buone carte?". Vale la pena bluffare solo solo se il piatto è ricco: con chip sul tavolo, bluffando rischiamo molto per vincere poco. La mano giusta per bluffare è quando le carte in tavola lasciano aperte molte combinazioni possibili. In questo caso anche l'avversario che ha in mano un buon punto ha il dubbio che noi lo possiamo battere.
Il bluff è poi particolarmente efficace con avversari deboli: che abbiamo un monte di chip medio basso o che abbiamo appena perso una mano importante, approfittiamo del loro momento psicologico negativo.

9) Sopravvalutare le nostre carte.
La percezione comune è che due carte dello stesso seme sono di per sé una mano molto buona e adatta a pesanti rilanci. Con due carte dello stesso seme invece, si ha meno del 12% di probabilità di fare colore. Per decidere se passare, vedere o rilanciare durante il primo giro di rilanci dobbiamo considerare se le nostre carte sono buoni punteggi (almeno una figura), se sono in sequenza e se sono una coppia. Nient'altro.

10) Non capire le carte comuni.
Al contrario di altri giochi basati sul poker classico, qui una volta che le carte comuni sono sul tavolo è possibile individuare il punteggio massimo realizzabile in quella mano (chiamato in inglese nuts). Dobbiamo essere in grado di capire velocemente qual è il punto più alto realizzabile e come si posizionano le nostre due carte personali rispetto a quello massimo. La strategia deve essere basata su questa domanda: "quante combinazioni migliori della nostra sono possibili e che probabilità hanno di verificarsi?" Abbiamo di fronte un board connesso cioè con tre o più carte che consentono una scala o un colore, un board accoppiato, cioè con almeno due carte dello stesso valore, o un board disconnesso? A volte per vincere una mano basta un Asso e a volte non è sufficiente un colore. E per avere qualche probabilità di vittoria dobbiamo saper distinguere questi due casi attraverso le carte comuni.

Ultimo e importante suggerimento.
Troviamo delle poker room dove possiamo giocare a poker, in questo caso al Texas Hold'em. senza dover necessariamente impegnare somme di denaro (si parla di gioco a tornei e non di cash game, per questo vi rimandiamo ad altri articoli utili). In questo caso possiamo giocare contro un software, fare partite e tornei con avversari di tutto il mondo e imparare a stimare le probabilità di vittoria. Tutto questo senza bisogno di scaricare complicati programmi e soprattutto senza sborsare neanche un euro.

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