lunedì 16 novembre 2009

Nuova regolamentazione italiana, Tra dubbi e preoccupazioni.

L'Associazione Giocatori e Scommettitori Europea (EGBA) ha ben accolto la decisione della Commissione Europea di rilasciare un comunicato ufficiale riguardante la bozza del decreto di regolamentazione del gioco a distanza, ma vuole anche il riconoscimento per le misure protettive già messe in atto dagli operatori con licenza in altri stati europei.

La bozza italiana, che descrive i requisiti necessari agli operatori che vogliono offrire i propri servizi in Italia in ambito di gioco a distanza (gioco online), ha creato preoccupazione anche a Malta, espressa sotto forma di un'opinione dettagliata (Detailed Opinion).
Queste obiezioni non consentiranno all'Italia di adottare il decreto nella sua forma attuale prima del 29 Aprile 2008 e dovrebbero comportare delle modifiche.

Sigrid Ligné, Segretaria Generale dell'EGBA afferma: "La decisione della commissione suggerisce che nonostante l'Italia abbia dimostrato di sforzarsi ad adattare la propria legislazione alle leggi dell'Unione Europea, la legislazione italiana sul gioco a distanza contiene ancora delle misure che non mirano all'interesse dell'ordine pubblico".

In particolare EGBA crede che nel tentativo di proteggere i cittadini, le autorità italiane debbano tenere conto delle protezioni già previste dagli operatori che possiedono già pieni requisiti di operatività in ambito europeo.

Il nuovo decreto impone anche severe restrizioni sui tipi di giochi che uno scommettitore basato in Italia può utilizzare, riducendo la concorrenza e mortificando ulteriormente la possibilità di scelta del giocatore.

Inoltre, l'obbligo per gli operatori di fare continuamente i conti con il sistema informatico centralizzato del regolatore italiano AAMS rappresenta una spesa ed un ostacolo tecnologico per gli operatori stranieri.
Pur essendo questo questo requisito imposto per limitare la criminalità, è sproporzionato al compito e non tiene conto di altre misure meno complesse e gravose che assolvono con successo la stessa funzione in altri stati europei.

"Speriamo che nelle prossime settimane le autorità italiane modificheranno la bozza del decreto nel tentativo di risolvere i rimanenti problemi" ha aggiunto Ligné.

La bozza del decreto italiano è stata presentata (...) alla fine del Dicembre 07. La procedura di notifica è mirata ad evitare che gli stati membri dell'Unione Europea creino nuove barriere al libero mercato dando l'opportunità alla Commissione Europea e agli altri stati membri di valutare i contenuti delle bozze prima che siano adottati.

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